Bonus matrimonio 2021: come funziona l’aiuto agli sposi e quali spese si possono detrarre
Tra gli innumerevoli emendamenti al decreto Rilancio anche un nuovo bonus matrimoni per aiutare le coppie e rilanciare il settore del wedding duramente piegato dalla crisi Covid
Una buona notizia per tutte le coppie che si stanno per sposare, o che potrebbero decidere di farlo proprio perché perché più conveniente, da un punto di vista economico. Tra gli oltre 7500 emendamenti presentati al Dl Rilancio, infatti, spunta anche un nuovo “bonus matrimoni” che potrebbe portare interessanti novità nel 2021.
Settore wedding al collasso a causa del Covid
Oltre al turismo, agli spettacoli e alla ristorazione, proprio il settore wedding è stato duramente colpito dall’emergenza sanitaria in Italia. Il rinvio dei matrimoni ha riguardato oltre 50mila coppie, provocando una paralisi totale nell’organizzazione degli eventi, che ha scatenato reazioni, negative, a catena: ristoratori, chef, camerieri, parrucchieri, estetisti, fotografi, fioristi, musicisti, organizzatori di eventi, agenzie viaggio, negozi di abiti da sposa e molti altri.
Un settore florido dell’economia made in Italy, con un indotto particolarmente generoso pari a 40 miliardi di euro, che si è quasi completamente bloccato nei mesi del lockdown. Tanto che il 90% delle cerimonie sono state rinviate al 2021.
Posto che dovremo attendere l’approvazione ufficiale della modifica al decreto – e non è scontato che arriverà, visto lo straordinario peso economico messo in campo dal Governo anche su altri fronti per gestire l’emergenza Covid – il bonus sposi sul tavolo dell’Esecutivo dovrebbe servire a coprire le spese collegate ai matrimoni celebrati a partire dal 1° gennaio 2021. Un bonus in più oltre al congedo matrimoniale erogato dall’Inps.
Come funziona il bonus matrimonio
L’idea è stanziare 200 milioni di euro, reperiti da una corrispondente riduzione del Fondo previsto per il Reddito di cittadinanza. Se non ci saranno modifiche ulteriori, si tratta di una detrazione fiscale del 25% sull’imposta lorda su tutte le spese che vengono sostenute per celebrare il matrimonio, fino a un massimo di 25mila euro.
Ma attenzione: parliamo di spese sostenute e pagate in Italia. La parte di spesa eccedente i 25mila euro rimarrà fuori dal bonus. La detrazione può essere ripartita in cinque anni. Fondamentale, per poter beneficiare del bonus, sarà conservare la documentazione di ogni spesa sostenuta per il matrimonio.
Quali spese si possono detrarre
Ecco le spese che molto probabilmente rientreranno nel bonus:
- abiti sposa e sposo
- acconciatura e trucco
- catering e servizio ristorazione;
- affitto dei locali dove sarà celebrato il matrimonio o dove si svolgerà il banchetto di nozze;
- addobbi floreali;
- servizio fotografico.
- eventuale wedding planner.
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